Ufficio Ecumenismo e dialogo Interreligioso
Saba S.E.R. Mons. Gian Franco
Vescovo delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso
Indirizzo:Via Arcivescovado, 19 – 07100 Sassari SS – Via dei Mille, 19 – 07100 Sassari SS (sede temporanea)
Telefono:079 6016817
E-Mail:segreteria@arcidiocesisassari.it
Sito Web:http://www.arcidiocesisassari.it/
Faedda Don Giuseppe
Incaricato regionale per l’ecumenismo e il dialogo
Indirizzo:Via Oriani, 7 – 07100 Sassari SS
Cellulare:339 5049056
E-Mail:dongiuseppefaedda@gmail.com
Don Bruno Houssen
Delegato Diocesano per L'ecumenismo
L’Ufficio per l’Ecumenismo persegue tre finalità espresse come esigenze:
1) alimentare la coscienza ecumenica di tutta la comunità cristiana;
2) individuare e promuovere alcune iniziative specifiche;
3) aiutare il Vescovo e i sacerdoti nello stabilire rapporti ricchi e chiari con le altre comunità cristiane.
Come ricorda Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium: “l’impegno ecumenico risponde alla preghiera del Signore Gesù che chiede che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). La credibilità dell’annuncio cristiano sarebbe molto più grande se i cristiani superassero le loro divisioni e la Chiesa realizzasse «la pienezza della cattolicità a lei propria in quei figli che le sono certo uniti col battesimo, ma sono separati dalla sua piena comunione (EG 244). L’Ufficio per l’Ecumenismo, in collaborazione con tutti gli altri uffici di pastorale, si sforza di realizzare occasioni di incontro, formazione e preghiera affinché possiamo realizzare nel nostro territorio quella fraternità che nasce tra tutti coloro che si riconoscono nella Scrittura e nel Signore Gesù.
L’unità della Chiesa
Nella recita del Credo, il cristiano afferma che la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica.
L’unità della Chiesa è, dunque, un dogma di fede che però, a causa
delle divisioni intervenute nel corso dei secoli passati, è oggi un obiettivo da perseguire. Il XX secolo ha visto la nascita del cosiddetto Movimento ecumenico, che rappresenta un serio tentativo di scoprire ciò che unisce le varie confessioni cristiane per superare i motivi della divisione.
La parola ecumenico deriva dal greco oikumene, che significa la terra abitata, e individua il desiderio dei fautori dell’ecumenismo di creare una comunione vera e stabile fra i cristiani di tutto il mondo.
Il Vademecum è uno strumento di animazione, cooperazione e formazione missionaria e si fonda su due principi fondamentali: l’amore di Dio per il Mondo e il “fare insieme”- ecclesialmente, ogni cosa. Dunque caratteristica principale del Centro Missionario Diocesano (C.M.D.) è avere la capacità di creare coordinamento e cooperazione: un lavoro di rete che la Chiesa locale in comunione con la Chiesa universale deve assumere e fare proprio in maniera decisa.
Cenni storici
Diverse iniziative hanno portato all’affermarsi e allo sviluppo del Movimento ecumenico nel corso degli anni.
- Lettera enciclica alle chiese ortodosse del 1902 con la quale il patriarca di Costantinopoli Gioacchino III raccomanda di aprirsi al dialogo con gli altri cristiani
- Le conversazioni di Malines tra cattolici, anglicani e protestanti organizzate dal cardinal Mercier tra il 1921 e il 1926
- La Conferenza missionaria del 1910
- I movimenti protestanti per l’unità del 1925 e 1927
- Il Consiglio ecumenico delle Chiese (1948): composto oggi dai rappresentanti di oltre trecento chiese cristiane, promuove il dialogo tra le chiese che credono nella Trinità e nell’Incarnazione e riconoscono nel Signore Gesù Cristo Dio salvatore.
Il Concilio Vaticano II
Il Concilio Vaticano II ha affrontato il tema dell’ecumenismo nel documento Unitatis redintegratio, nel quale, per indicare il rapporto fra le confessioni cristiane, alla parola divisione preferisce l’espressione comunione imperfetta.
Dopo aver ribadito che la Chiesa cattolica è la Chiesa fondata da Cristo e che solo per suo mezzo si può ottenere pienamente la salvezza, il Concilio invita i credenti a scoprire e ad approfondire ciò che unisce i cristiani: il Battesimo, che rende tutti figli di Dio in Gesù Cristo; la fede nei dogmi fondamentali, i sacramenti, l’amore per Maria, la tradizione spirituale, liturgica e giuridica con le Chiese ortodosse; l’amore per la Sacra Scrittura e la vita cristiana, con i figli della Riforma protestante.
Oggi
Oggi numerose occasioni sviluppano e arricchiscono il dialogo ecumenico: incontri a tutti i livelli fra i rappresentanti delle varie confessioni; la sempre migliore conoscenza delle ragioni storiche delle divisioni; l’azione pastorale dei Sommi Pontefici; la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio di ogni anno); il diffondersi di traduzioni della Bibbia comuni alle diverse confessioni; esperienze di vita monastica comuni.
Anche se talora rallentato da iniziative quali, ad esempio, l’estensione del sacerdozio ministeriale alle donne deciso dalla Chiesa anglicana nel 1994, il cammino dell’ecumenismo non si può arrestare e la ritrovata unità di tutti i cristiani rappresenta una speranza e un traguardo da raggiungere.
Il 12 febbraio 2016 il Santo Padre Francesco ha incontrato a L’Avana, Cuba, S.S. Kirili, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia. Questa è la Dichiarazione comune firmata al termine dell’incontro.
Il C.M.D. per tenere vivo lo spirito missionario nel proprio territorio diocesano ha in cantiere convegni dedicati ad animatori e catechisti. Sono in fase di progettazione ritiri spirituali e corsi per promuovere nuove forme di animazione missionaria per le diverse categorie che animano le nostre parrocchie. Vorremo valorizzare maggiormente i tempi liturgici come l’Avvento e la Quaresima con Veglie di preghiera che sensibilizzino il popolo di Dio ad una fraternità e ad una missionarietà universale. Vorremo indirizzare le catechiste e gli animatori a promuovere ‘le Giornate proposte da Missio in preparazione all’Ottobre Missionario, che è programmato non solo per la raccolta degli aiuti, ma …per far capire che “la fede si rafforza donandola”(Redemptoris Missio 2).