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S.E.Rev.ma
Mons. Roberto Carboni
O.F.M. Conv.

“Per caritatem servite invicem”

S.E. Rev.ma Mons. Roberto Carboni, O.F.M. Conv., è nato il 12 ottobre 1958 a Scano di Montiferro, in Provincia di Oristano e Diocesi di Bosa.

Ha frequentato le scuole elementari statali a Bonorva fino al 1969, anno in cui è stato accolto nel Seminario Serafico dei Frati Minori Conventuali in Santa Maria di Betlem a Sassari.

Nel 1972 è stato accolto nel Collegio Serafico San Francesco di Oristano. Ha frequentato il Ginnasio e il Liceo presso il Liceo Classico S.A. De Castro di Oristano, conseguendo la maturità classica nel 1977.

Nello stesso anno, il 17 settembre ha fatto ingresso in noviziato nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, presso il Convento della Basilica del Santo a Padova e il 30 settembre 1978, al termine dell’anno di prova, ha emesso la professione temporanea dei voti a Scano di Montiferro, nelle mani dell’allora Ministro Provinciale padre Giuseppe Simbula.

Dal 1978 al 1980 è stato alunno del Seminario Sant’Antonio Dottore in Padova, ove ha conseguito il Baccellierato in Filosofia. Dal 1980 al 1983 è stato alunno del Collegio Internazionale Seraphicum e della Facoltà Teologica San Bonaventura a Roma, ove ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia.

Il 27 giugno 1982 ha emesso la professione perpetua presso la Chiesa di San Francesco in Alghero (SS). È stato ordinato Diacono presso il Collegio Seraphicum di Roma il 9 aprile 1983 da S.E. Mons. Virgilio Noè.

Il 29 settembre 1984 è stato ordinato presbitero presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi in Oristano, dal Vescovo di Alghero e Bosa S.E. Mons. Giovanni Pes.

Dopo l’ordinazione presbiterale ha proseguito gli studi a Roma, conseguendo nel 1986 la Licenza in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 1989 è iscritto all’albo degli psicologi e psicoterapeuti della Sardegna.

A seguito della collaborazione con la rivista Fraternità, di cui è stato Direttore, è diventato giornalista pubblicista, iscritto all’Albo dei Giornalisti della Sardegna dal 1997.

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Negli anni del ministero presbiterale è stato Direttore spirituale presso il Centro nazionale di orientamento vocazionale al Sacro convento di Assisi (1985 – 1992), Docente Incaricato di Psicologia presso l’Istituto Teologico di Assisi (1991 – 1993), Viceparroco presso la parrocchia di San Francesco di Assisi a Cagliari (1993-1994), Rettore del Postulato francescano presso il Collegio San Francesco di Oristano (1993-2001), Segretario e Vicario provinciale (1994-2001).

Dal 2001 al 2013 è stato missionario a Cuba, dove ha esercitato il ministero presbiterale come Padre Spirituale e Docente presso il Seminario Interdiocesano e Rettore della Chiesa San Francesco a La Havana.

Nel 2013 è rientrato in Italia come Segretario Generale per la Formazione dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Tale servizio gli ha permesso di collaborare da vicino con l’allora Ministro Generale dell’Ordine padre Marco Tasca, in un delicato servizio di studio, approfondimento, vigilanza e coordinamento dei percorsi formativi dei suoi confratelli francescani in tutto il mondo.

Il 10 febbraio 2016 è stato eletto Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba.

Ha ricevuto l’ordinazione episcopale ad Ales il 17 aprile 2016 per le mani dell’allora Arcivescovo Metropolita di Sassari S. E. Mons. Paolo Atzei, OFM Conv, prendendo contestualmente possesso canonico della diocesi.

Il 29 marzo 2018 ha indetto la Visita Pastorale nella Diocesi di Ales-Terralba.

Il 4 maggio 2019 il Santo Padre Francesco lo ha eletto Arcivescovo Metropolita di Oristano, lasciandolo Amministratore Apostolico di Ales-Terralba.

Domenica 7 luglio 2019 ha iniziato il ministero episcopale nell’Arcidiocesi di Oristano.

Domenica 27 ottobre 2019, nella Cattedrale di Oristano, il Nunzio Apostolico in Italia S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig gli ha imposto a nome del Romano Pontefice il Pallio, che il 29 giugno 2019, nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, Mons. Carboni aveva ricevuto dalle mani di Papa Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano.

In seno alla Conferenza Episcopale Sarda è vescovo delegato per la Tutela dei Minori, nonché per l’Evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le chiese.

Nella sessione di lavoro autunnale del 23-25 settembre 2019 il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana lo ha nominato membro della Commissione per le Migrazioni. 

In seno alla Conferenza Episcopale Sarda è vescovo delegato per la Tutela dei Minori, nonché per l’Evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le chiese.

Sabato 3 luglio 2021 il Santo Padre Francesco lo ha nominato Vescovo di Ales-Terralba, unendo in persona Episcopi l’Arcidiocesi di Oristano e la Diocesi di Ales-Terralba.

Lo stemma

Lo stemma dell’Arcivescovo Roberto Carboni presenta gli ornamenti esterni caratteristici dello stemma di un Arcivescovo Metropolita: i venti fiocchi verdi pendenti ai due lati dello scudo, la croce arcivescovile ed il pallio.Tale croce detta anche “patriarcale”, a due bracci traversi, identifica la dignità arcivescovile: infatti nel XV secolo, essa fu adottata dai Patriarchi e, poco dopo, dagli Arcivescovi.

All’interno dello scudo, nella parte superiore, si trova il cosiddetto “capo di san Francesco” che tradizionalmente contraddistingue i membri della famiglia francescana.
Nella sezione sinistra i carboni ardenti, oltre che rendere lo stemma “parlante”, cioè uno stemma che reca al suo interno un simbolo o una figura che allude in modo esplicito al nome o al cognome, vogliono significare l’ardore della carità, la necessità di dare luce e calore purificanti attraverso il ministero che il Vescovo assume. Si fa riferimento anche al Libro del Profeta Isaia (Is 6,6) dove si menziona il serafino alato che purifica, con un carbone fiammeggiante, le labbra di colui che deve essere inviato.
 
Nella sezione destra i monti, qui rappresentati in foggia araldica, richiamano l’area montuosa del Montiferru, zona di origine di Mons. Carboni, affacciata sul mare di Sardegna, simboleggiato dalle onde argentee, che bagna la costa centro-occidentale dell’isola. La stella che appare a fianco dei monti è la Stella maris che si riferisce ad uno dei tanti titoli assegnati a Maria, la nostra Madre Celeste; questa definizione mariana, cara alle genti di mare, è ricordata nelle parole di san Bernardo di Chiaravalle che nel XII secolo scrisse: «Se i venti della tentazione crescono, se sei spinto contro gli scogli delle tribolazioni, guarda alla stella, invoca Maria!”.

“Per caritatem servite invicem”

Il motto episcopale
è tratto dalla Lettera di san Paolo apostolo ai Galati: «Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri» (5, 13).
Il “servite” richiama Gesù, il Servo di Dio, che lava i piedi ai suoi, e san Francesco che vuole che i suoi frati siano servitori di tutti. Il servizio è ai fratelli concreti (invicem), come identità profonda della vita cristiana. Infine la carità (per caritatem) richiama Colui che è Carità, uno dei nomi di Dio che san Francesco, nelle Lodi di Dio Altissimo, utilizza: «Tu sei amore e carità» (FF, 261).
È una visione di azione pastorale improntata al servizio, alla relazione, con al centro Cristo Carità e con un riferimento all’esempio di san Francesco.

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