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Papa Francesco Il cordoglio di Mons. Roberto Carboni e della diocesi di Ales-Terralba

“Laudato sii mi Signore per sora nostra morte corporale, dalla quale nessun homo vivente può scappare… Beati quelli che troverà ne le tue santissime voluntati…”

Il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, santo tanto amato da Papa Bergoglio, illumina con il suo carico di speranza e abbandono in Dio la morte repentina del nostro amato Papa.

Davvero il Signore lo ha trovato impegnato nelle sue “santissime voluntati”, quelle di annunciare la misericordia, la pace tra i popoli, l’accoglienza dei poveri ed emarginati, la concordia nella comunità cristiana.

Ancora una volta il Papa ci ha sorpreso. Ieri, giorno di Pasqua ci aveva lasciato sperare, per quella sua presenza significativa in piazza san Pietro e nelle parole di augurio pronunciate, seppure con voce affaticata e flebile, in una ripresa che si andava consolidando.

Oggi la notizia della sua morte ci lascia stupefatti e addolorati.

Sarà la storia a mettere in risalto la grandezza di questo Papa venuto dall’estremità del mondo; a fare sintesi del suo legato spirituale; a dimostrare la saggezza e verità di tante sue scelte, attraverso le quali ha parlato non solo ai credenti in Cristo ma a tutti gli uomini di buona volontà. La sua preoccupazione per riformare la Chiesa, farla ripartire dalle periferie, ritornare al Vangelo come fonte da cui tutto scaturisce, lascerà il segno per il futuro.

Come chiesa Diocesana di Oristano e Ales-Terralba ci uniamo alla Chiesa universale nell’affidarlo alla misericordia di Dio, che Papa Francesco ha con insistenza annunciato e manifestato, quale fedele servitore del Vangelo.

+ Roberto, Arcivescovo di Oristano e Vescovo di Ales-Terralba

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