Il Tema scelto dalla fondazione MISSIO per la Giornata Mondiale Missionaria 2024 è “Un banchetto per tutte le genti”. Tale tema rimanda al titolo del messaggio redatto da Papa Francesco per l’occasione: “Andate e invitate al banchetto tutti” (Cf. Mt 22, 9). Le condizioni per prendere parte a questo banchetto, ovvero alla gloria di Dio, non sono quelle che noi immaginiamo, bensì quelle stabilite da Gesù: spogliarsi del vecchio abito e rivestirsi dell’abito nuovo, quello della festa, caratterizzato dal servizio umile e dalla docilità di cuore. Solo attraverso il servizio e l’umiltà saremo in grado di accogliere l’invito. Nella nostra Diocesi, la scelta fatta dall’Ufficio Missionario è quella di mostrare i due aspetti dell’essere missionario: nel proprio territorio e nelle terre di missione. Ciò, per spingere i battezzati ad essere missionari anche nei vari ambiti della loro vita. La prima veglia missionaria si è svolta oggi ad Arbus nella Parrocchia San Sebastiano Martire.
La Santa Messa e la Veglia Missionaria sono state molto partecipate e hanno unito le due parrocchie del paese. Una bella serata di preghiera e condivisione con la partecipazione delle due comunità parrocchiali, accampagnate dai loro parroci, dal vescovo mons Gianpaolo Zedda, dai sacerdoti e dal Direttore dell’ufficio missionario don Fidèle, il quale ha ricordato nell’omelia che dobbiamo essere prima di tutto “Missionari dentro di noi, ogni volta che incontriamo i nostri fratelli e le nostre sorelle. Non si è missionari solo in giro per il mondo ma anche “in intra“ con la nostra vicinanza a chi ha bisogno, ai poveri che incontriamo ogni giorno, ai malati”.
Ecco perché la testimonianza che si è scelta è proprio incentrata sulla missione della Caritas all’interno del territorio della Diocesi. Un’operatrice Caritas, Stefania Pusceddu, referente comunicazione, ma anche impegnata negli ascolti delle persone che chiedono aiuto in un momento di difficoltà, ha parlato dei tanti volti della povertà, dell’aiuto della Caritas che non si limita a un sostegno immediato nel dono di viveri ma è fatto di accoglienza, ascolto e accompagnamento nel cammino di risalita, nell’offerta di nuove opportunità di riscatto personale. “Gli operatori Caritas non sono solo persone generose ma sono cristiani che si prendono cura di fratelli e sorelle in difficoltà e testimoniano il Vangelo con la loro vita”, ha sottolineato Stefania Pusceddu.
Una testimonianza di fede, speranza e amore in una serata che ci ricorda che tutto quello che facciamo è fatto con amore per la nostra Chiesa, per la comunità, senza voler apparire ma con la consapevolezza che dove c’è Carità c’è amore.
La prossima veglia si svolgerà il 26 ottobre a Pabillonis nella Parrocchia B. V. della Neve, alle 17.00.