La Pasqua di Resurrezione mi sorprende quest’anno mentre sono in mezzo a voi per la Visita pastorale alla Diocesi.
Offro sull’altare del Signore il servizio generoso dei nostri sacerdoti che con impegno e fedeltà si donano alle loro comunità perché tutti crescano nell’amore a Cristo.
Offro le loro fatiche, gli anni che passano, la stanchezza e lo scoraggiamento insieme alla convinzione che è Cristo a guidare la Sua Chiesa.
Offro sull’altare del Signore le sofferenze di tanta gente, giovani e anziani. II lavoro che non arriva, i problemi quotidiani, la salute precaria, l’incertezza per il futuro.
Offro sull’altare del Signore la fatica di essere ancora discepoli del Maestro e ascoltare con entusiasmo la Sua Parola.
Come vorrei che la nostra gente si rendesse conto che siamo chiamati a vivere la Pasqua: questo evento nuovo che ha dato senso alla storia e che rivivremo nelle celebrazioni pasquali.
Come vorrei che la certezza di Cristo morto e Risorto per noi illuminasse la vita di tutti e che le nostre celebrazioni ci vedessero protagonisti e non semplici spettatori di riti suggestivi ma che non toccano poi la profondità dell’anima.
Come vorrei che le nostre comunità parrocchiali e le nostre famiglie avessero gioia, bontà, misericordia, allontanando l’odio, il rancore, l’egoismo, la divisione!
Facciamoci pellegrini di tenerezza verso coloro che soffrono a causa della solitudine, dall’indifferenza, dall’emarginazione!
Tutto questo non è solo un sogno perché lo Spirito Santo, dono della Pasqua di Cristo, è all’opera nella storia.
Buona Pasqua
+Roberto, vescovo