Lunedì 28 gennaio, nella sala Teatro del Sacro Cuore è stato presentato il libro su Tina Garau, di p. Giuseppe Simbula. Presenti il Vescovo Mons. Roberto Carboni, il sindaco Fausto Orrù, il parroco don Giorgio Lisci, il presidente dell’AC diocesana e la ministra regionale del terzo ordine francescano. Numerosi i presenti che hanno voluto con la loro presenza ricordare questa splendida figura.
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Tina Garau, il personaggio di cui in questo libro si racconta la vita e si riportano gli scritti, nasce nel 1921 a Gonnosfanàdiga (OR), una ridente cittadina del sud ovest della Sardegna. Ultima di 8 figli, sei maschi e due femmine, all’età di 21 anni consegue brillantemente il diploma di insegnante nelle elementari. Nello stesso anno fa la vestizione nell’OFS e l’anno successivo la professione, nella Fraternità di Oristano, lontano dal suo paese.
La sua appartenenza all’OFS, in un primo momento, è tenuta nascosta, probabilmente perché fin da giovanissima impegnata in Azione Cattolica nella diocesi di Ales.
Nel 1955 si trasferisce a Cagliari con la sua famiglia, e frequenta la Fraternità OFS della parrocchia dell’Annunziata; due anni dopo viene nominata maestra di formazione e nel 1958 viene eletta Delegata regionale della Gioventù Francescana femminile. Da quel momento tra Tina e l’OFS si stabilisce un rapporto di amore e di servizio, nei vari ruoli: Ministra regionale della Sardegna, prima dal 1966 al 1988 e poi dal 1994 al 2001; Consigliera nazionale dal 1966 fino alla morte; vice Ministra nazionale nel triennio 1983 – 1986; Vice Presidente internazionale dal 1978 al 1990. L’incarico della formazione la portava a viaggiare per tutta la penisola, e anche all’estero, per conferenze e convegni. Da qui la ricchezza dei suoi scritti che riguardano soprattutto la figura di san Francesco e i vari aspetti dell’Ordine Francescano Secolare, ma anche tanti altri argomenti di vita ecclesiale, sociale e di spiritualità cristiana.
Di quest’opera, Mons. Roberto Carboni, Vescovo di Ales-Terralba, nella presentazione, scrive: “La ricerca e l’approfondimento del Padre Simbula sulla vita e la testimonianza di Tina ci restituisce un itinerario di fede che prende le mosse da lontano e a mano a mano si va intensificando e, per così dire, solidificando attorno alla figura di san Francesco di Assisi. È felice la scelta di «far parlare» Tina, presentandoci scritti e appunti che ci restituiscono la freschezza del suo pensiero e il suo itinerario spirituale cristiano e francescano. Si tratta di un cammino non esente da momenti difficili, sia umanamente, quando la salute si fa precaria, sia spiritualmente quando quei momenti “di notte oscura” che la mistica e la spiritualità conoscono bene, si fanno forti e interroganti.
Al Padre Simbula va il merito di averci restituito, con il suo stile chiaro e la ricerca accurata, la lettura limpida dell’itinerario di vita di Tina; il suo amore per il Signore e per San Francesco; il suo generoso servizio che si concentrerà prima nell’Azione Cattolica della nostra Diocesi di Ales – Terralba, quando Mons. Tedde – appena arrivato – la chiamò ad essere presidente diocesana, carica che tenne per ben 16 anni, e poi nell’Ordine Francescano Secolare, sia regionale che nazionale e internazionale”.
Sicuramente i suoi scritti saranno accolti come una grazia e una guida sicura non solo dai Francescani Secolari, ma anche da tutta la variegata famiglia francescana e dai molti cristiani che tendono alla perfezione evangelica, perché quanto lei scrive oltre ad essere lucida e fedele presentazione della spiritualità che si rifà al santo di Assisi, è anche realtà da lei vissuta con amore e passione.
L’Autore