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Presentate le statistiche della distribuzione dell’8xMille 2021 in diocesi

Una risorsa contro la povertà

Anche per la nostra Diocesi, i fondi dell’8xMille sono di fondamentale importanza perché permettono di portarne avanti l’opera pastorale e caritativa sia attraverso il lavoro degli uffici diocesani e sia, sul territorio, nelle 57 parrocchie che la compongono. Gli uffici diocesani sovraintendono al funzionamento della Curia e di tutti i settori della Pastorale unitaria:

  • famiglia
  • giovani
  • catechesi
  • vocazioni
  • salute
  • ecumenismo
  • scuola
  • carità
  • missioni.

Le attività di questi settori, infatti, sono finanziate in larga misura dai fondi dell’8xMille.

Le parrocchie assieme ai loro parroci sono invece espressione dell’attenzione del Vescovo per una determinata porzione di popolo a lui affidato in qualità di Pastore.

Per quanto riguarda la nostra Diocesi occorre fare alcune premesse:

Tutto il territorio diocesano è caratterizzato da una forte povertà economica dei singoli e delle famiglie segnate dal dramma della disoccupazione, del lavoro precario e stagionale e con una età media sempre più alta. Ne è segno la forte presenza di anziani e la “fuga” dei pochi residenti, obbligati a partire in cerca di un futuro lavorativo migliore.

Inoltre, dal punto di vista demografico, e di conseguenza anche economico, la nostra diocesi è divisa almeno in due macro-aree: Il Campidano e la Marmilla. 

Sul Campidano, sono presenti i centri abitati più popolosi come San Gavino Monreale, Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini e Terralba. 

In Marmilla, invece, si trovano i centri più piccoli la cui popolazione spesso si riduce a poche centinaia di abitanti.

E’ chiaro che la povertà demografica si riflette anche sulla gestione economica delle parrocchie. Mentre quelle del Campidano riescono, seppur a fatica, ad affrontare le ingenti spese di gestione, le comunità più piccole della Marmilla (e anche qualcuna del Campidano, a dire il vero) hanno grandi difficoltà a reperire le risorse finanziarie per coprire anche per le spese essenziali, come le utenze di acqua e luce e la manutenzione ordinaria dei locali.

È necessario sapere che i fondi dell’8xMille destinati alla Chiesa italiana sono ripartiti in tre grandi ambiti: esigenze di culto e pastorale; attività caritative e sostentamento dei sacerdoti.

Mentre il sostentamento dei sacerdoti è gestito interamente dagli uffici della Conferenza Episcopale Italiana, gli altri due ambiti sono in larga misura gestiti con il coinvolgimento delle diocesi alle quali è affidato un contributo da ripartire secondo i criteri della CEI e secondo le esigenze del proprio territorio.

La nostra Diocesi di Ales-Terralba, per l’annualità 2021, ha ricevuto € 488.210,39 per le esigenze di culto e pastorale e € 464.694,26 per le attività caritative.

Il Comitato diocesano per l’assegnazione dei fondi dell’8xMille, anche quest’anno, ha tenuto conto degli orientamenti della Chiesa italiana, delle considerazioni socio-economiche sul territorio diocesano e delle richieste dei singoli parroci. Sono stati finanziati progetti pastorali che necessitavano di importanti risorse, ma sono state garantite anche le risorse per la “sopravvivenza economica” delle piccole comunità parrocchiali.

Per le finalità del culto e della pastorale, dal punto di vista degli enti destinatari dei fondi ricevuti dalla CEI, il 45% del totale è stato devoluto alle parrocchie e agli enti che svolgono un servizio diocesano come la Fondazione Santa Mariaquas (proprietaria de “il Nuovo Cammino”, Istituto di Formazione Teologica e l’Archivio-Biblioteca-Museo di Ales). Il restante 55% è stato invece utilizzato per la gestione della Curia e degli uffici di Pastorale.

Dal punto di vista dell’utilizzo, la fetta più grossa 48% riguarda i progetti degli uffici di Pastorale e della Curia, seguono con il 12% la formazione (spese per la Facoltà teologica, il Seminario regionale, l’Istituto di formazione teologica per laici di San Gavino), con l’11% la cultura religiosa (finanziamento dei progetti dell’Archivio-Biblioteca-Museo diocesano); il 10% è riservato alla manutenzione di chiese e centri pastorali mentre il 9% è andato rispettivamente ai progetti per l’educazione dei ragazzi e dei giovani negli oratori e ai mezzi di comunicazione sociale (periodico diocesano) Le spese per l’animazione missionaria delle parrocchie hanno ricevuto l’1%.

Per quanto riguarda gli interventi caritativi, i fondi ricevuti sono stati utilizzati dalla Diocesi 42% per interventi di sostegno alle povertà gestite dal Vescovo, dalla curia, dalla Caritas diocesana, dalle parrocchie 26%, e da altri enti accreditati presso la Diocesi 32%. Gli interventi riguardano tutti i progetti della Caritas diocesana e l’assistenza che le parrocchie, le Caritas parrocchiali e alcuni altri enti prestano alle famiglie provate dalla crisi economica, dalle dipendenze, dalle piaghe che affliggono la nostra società (violenza, sfruttamento, devianza anche minorile). Tra gli enti accreditati rientrano di diritto e in primo luogo il Centro di ascolto Madonna del Rosario di Villacidro che porta avanti la sua opera attraverso le comunità che si occupano di dipendenze, di malattie mentali, di minori, di anziani e malati, più alcune associazioni o organismi interparrocchiali di ascolto e aiuto ai poveri.

La disponibilità e l’utilizzo di queste risorse dimostra quanto espresso nello slogan di promozione dell’8xMille alla Chiesa Cattolica: la firma di ciascuno è di più, molto di più.

don Giovanni Cuccu,

Responsabile Ufficio Economato della Diocesi di Ales- Terralba

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