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Arbus. Celebrata la Veglia Missionaria diocesana

Mercoledì 24 Marzo, ospiti di del Parroco don Daniele, si è celebrata nella Chiesa Parrocchiale S. Sebastiano M. in Arbus la Veglia Diocesana “ Missionari Martiri “. Il tema quello proposto da Missio Italia: “ TESSITORI DI FRATERNITA’ “.

La celebrazione è stata preparata dalle Catechiste di S. Sebastiano e dai ragazzi che stanno portando avanti il progetto di Missio Italia “ Costruiamo un Ponte Mondiale “.

La celebrazione è stata teletrasmessa dalla Televisione diocesana e da “ Angeli nel Cuore “.

La balaustra era adornata dai drappi dei colori dei cinque Continenti, a ricordare la provenienza dei martiri,  e dalle foto dei 20 ( venti ) missionari martiri del 2020.

Sull’Altare il mappamondo con cinque ceri dei colori dei Cinque Continenti.                             Davanti all’Altare il “ Ponte Mondiale “ costruito dai ragazzi.

Hanno seguito la veglia con preghiere e canti circa 150 persone.

Dopo una breve introduzione è stata presentata la figura di S. Stefano Protomartire, a cui è seguita una breve riflessione del Celebrante. Viene tratteggiata la figura di S. Stefano, quindi di S. Tarcisio, coetaneo dei numerosi ragazzi presenti, e di don Roberto Malgesini.

Vengono quindi presentate le figure dei 20 martiri divise per Continente. Di ogni Continente viene presentata una figura simbolo, la cui foto viene portata dai ragazzi preceduta da alcune bandiere di quel continente.

Dei sette martiri dell’Africa: SUOR HENRIETTA ALLOKHA: NIGERIA  martirizzata 15 MARZO, con le bandiere della Nigeria e del Sierra Leone.

Degli otto martiri dell’America Latina:   DON JORGE VAUDAGNA: ARGENTINA  – martirizzato  il 27 OTTOBRE, con le bandiere dell’Argentina e del Brasile.

Dei tre martiri dell’Asia: DON NOMER DE LUMEN: FILIPPINE – martirizzato  il 9 SETTEMBRE, con le bandiere delle Filippine e dell’Indonesia.

Dei due martiri dell’Europa: DON ROBERTO MALGESINI: ITALIA – martirizzato il 15 SETTEMBRE, con la bandiera dell’Italia.

Segue qualche canto e preghiera, quindi i ragazzi portano i salvadanai, frutto dei loro risparmi per sostenere le adozioni di due ragazzi nel Bangladesh   DAS MUNNI KHAN DIPON.

Dopo un canto e un momento di preghiera a tutti i presenti, quale segno-simbolo, viene data un’accia intrecciata di fili colorati e da un Tau. E’ il segno delle nostre vite intrecciate per ESSERE “ TESSITORI DI FRATERNITA’ “ e costruire tutti assieme un mondo di fraternità e di amore sul modello di Gesù Cristo e dei Martiri appena celebrati. Nel consegnare il simbolo è stato chiesto a tutti di tenere il simbolo in un posto ben visibile in casa per poi chiedersi quotidianamente: Oggi cosa ho fatto per costruire un mondo di fraternità e di amore nel mio ambiente? E’ l’impegno che ci siamo presi tutti assieme a conclusione di questa veglia, chiusa con la benedizione finale.

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