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Grazie, Mons. Giovanni Dettori

Solenne Concelebrazione per il saluto della diocesi al Vescovo emerito

C’erano proprio tutti, domenica 10 aprile nella Cattedrale in Ales per il saluto a mons. Giovanni Dettoriche dopo 12 anni lascia la guida pastorale della diocesi: il clero diocesano, i sindaci, autorità civili e militari, religiosi e religiose, diaconi, seminaristi e fedeli provenienti da tutte le parrocchie. È stato il modo di esprimere vicinanza e gratitudine al Vescovo Giovanni che per i canonici limiti di età torna nella diocesi di Ozieri, oggi guidata da un “suo” prete, diventato Vescovo.
La Concelebrazione eucaristica è solenne, animata dal coro parrocchiale di Sardara e presieduta dallo stesso mons. Dettori, alla quale hanno partecipato i vescovi Mauro Morfino,. Giovanni Paolo Zedda e Corrado Melis. Il sindaco di Ales Simonetta Zedda ha ricordato la disponibilità del Vescovo all’ascolto dei bisogni della gente con “le porte sempre aperte a tutti”, soprattutto in questo periodo di forte crisi economica e insieme l’alto ministero episcopale di mons. Dettori.
“Ringraziamo il Vescovo per i doni che ci ha elargito a piene mani”, ha detto Tarcisio Agus, in rappresentanza dei laici, sottolineando il costante impegno del Vescovo, “schierato sempre in difesa dei lavoratori” che hanno dovuto subire la crisi dell’ industria locale.
Suor Maria Ester ha rivolto il saluto di gratitudine a nome di tutte le religiose della diocesi “Ringraziamo Dio, ha detto, per il dono dei 12 anni di guida pastorale, per la fedeltà al ministero affidato, per la disponibilità e il legame profondo alla vita consacrata”.
Tutti hanno messo in evidenza l’impegno pastorale del Vescovo per una Chiesa locale proiettata nel futuro, con le nuove sfide che la società odierna pone.
Il vero ringraziamento per i 12 anni di episcopato, ha detto mons. Dettori nell’omelia, è l’Eucaristia da mettere al centro della vita. “Se sono stato Vescovo è per fare la volontà di Dio e a Lui solo va ogni onore e gloria”. Da questa Chiesa ho ricevuto tanto, mi sono sentito accolto ed amato, ha sottolineato, ringraziando indistintamente tutti: collaboratori e fedeli. E i frutti? Spesso sono rimasto a mani vuote ed è per questo che è sempre tempo di semina. Anche la nostra è terra di missione che esige piena collaborazione tra sacerdoti e laici a fianco del nuovo Vescovo Padre Roberto Carboni, che tramite il Vicario Generale don Pier Angelo Zedda ha fatto pervenire il suo saluto affettuoso. Don Piero Angelo nell’intervento finale al termine della celebrazione ha ricordato la fedeltà del Vescovo Giovanni al suo motto episcopale coniugando comunione e missione. Una scelta coraggiosa operata col Sinodo, una strada, un cammino tracciato per una Chiesa chiamata ad essere esperta nella fede con slancio missionario. “Grazie per la sua disponibilità e per aver voluto dedicare con generosità e umiltà gran parte del suo tempo per la gente, soprattutto per i giovani ai quali sono stati sempre indicati alti ideali. Grazie per averci indicato che non è più tempo di operare in solitudine”. mons. Dettori porterà con sé l’amore e l’affetto che la diocesi gli ha tributato in tutti questi anni e un segno di questa terra che lo ha visto servitore fedele per 12 anni: è la riproduzione della facciata della Cattedrale di Ales, in argento, opera dell’artista di Tuili Ignazio Scema.
Rimane l’abbraccio commosso della gente col suo Vescovo nel sagrato della Cattedrale e un sentimento di commozione, di nostalgia, di affetto e di gratitudine.
Antonio Corona (Nuovo Cammino n°8-2016)

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